Essere o non essere? 

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1.12.2007 / 6.03.2015    



L'essere o non essere - la consapevolezza di esserlo

L'essere coscienti e consapevoli

Come tutti sappiamo, la forma di energia della gravitazione è finora sconosciuta. Ciònonostante la gravitazione si può calcolare e la scienza la prende anche sul serio.

Ciò che la scienza - sto parlando della vera e propria dottrina delle fisica e matematica - non prende sul serio è la forma dell' "essere consapevoli e coscienti" oppure "io sono". Questo profondo problema fisico (non psichico, assolutamente no) si lascia più volentieri ai religiosi, mistici, esoterici ed atei.

Questo è un chiaro dichiaramento di bancarotta da parte dei fisici, che non riuscendo a capire, poverini, lasciano poi perdere, invece di immergersi nella materia e tentare di capire.




La consapevolezza di esistere

A parer mio, la "consapevolezza di esistere" o la "coscienza di essere" è una forma chiara, ma sconosciuta, costituita di materia o energia sconosciuta.

Se Dio ha creato l'universo, perché non dovrebbe aver creato l'anima sotto forma di un'energia sconosciuta? Per quanto riguarda ciò, Dio non ci ha detto niente. Che cosa c'è di male o contrario?

Forse, questa forma energetica è di breve durata, e non sopravvive il suo involucro (il corpo biologico). Ma presumo che sia di lunga durata e si rafforza da morte a morte, da nascita a nascita. Eventualmente passa dopo la morte nella coscienza collettiva. Forse sì, forse no. Chissà?

La coscienza collettiva

La coscienza collettiva potrebbe essere direttamente una "rete" (o network). Ciò vuol dire, costituire una rete di singole coscienze connesse. Se poi esiste una coscienza sopraelevata, ossia un "computer centrale", oppure la rete stessa costituisce il "computer centrale", non si può ancora definire.

Anche qui, Dio potrebbe aver creato tutto in basi alle sue leggi.

Ma è un fatto che le persone umane "sentono", "percepiscono" che sussiste una "rete superiore" con i loro cari. Particolarmente le percezioni di pericolo sono un indizio di telepatia o di coscienza collettiva. Si "percepisce" quando i propri cari sono in pericolo o un evento negativo è già avvenuto.





Copyright © 2007.12 Pierluigi Peruzzi
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